“Racconti Fotografici” Numero 67: intervista a Gea Gaetani d’Aragona

Bentornati a “Racconti Fotografici” eccoci alla 67° edizione , oggi intervistiamo la fotografa Gea Gaetani d’Aragona, buona lettura.

Ti puoi presentare per gli amici che ancora non ti conoscono ?

Mi chiamo Gea Gaetani d’Aragona, ho 55 anni e divido la mia vita tra Italia ed Olanda.

 

Da piccola cosa sognavi di fare?

Da piccola ero piena di sogni… ma quello predominante era diventare un giorno una grande fotografa.

 

La prima foto che hai scattato?

La prima foto che ho scattato la ricordo come fosse ieri… la mia mamma che era la mia “vittima” preferita.

 

Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perchè ?

Onestamente non mi ispiro a nessun fotografo in particolare, chi mi ispira è l’autore dell’ultima foto che vedo e che mi fa pensare “ecco! Questa foto vorrei averla scattata io”.

 

Cosa non è per te la fotografia ?

La fotografia per me di sicuro non è “cervello”, razionalità, e soprattutto non è un hobby.

 

Qual e` la sfida di ogni scatto?

La sfida in ogni mio scatto è migliorare sempre, andare sempre avanti, avere una immensa pazienza, “entrare” in qualche modo in stretto contatto col mio soggetto, sia che si tratti di una persona, sia di un paesaggio.

 

Che cos’e` la curiosita`?

La curiosità è uno degli elementi fondamentali nella fotografia, curiosità di conoscere attraverso un mio scatto la vera essenza del mio soggetto del momento. La curiosità è la mia migliore amica e la conservo anche dopo aver fotografato tante volte lo stesso panorama o la stessa persona, perché la curiosità non ha limiti e mi aiuta a scoprire sempre cose diverse, a portare alla luce sempre nuovi dettagli.

 

Chi o cosa ti piacerebbe fotografare ?

Mi piacerebbe tantissimo fotografare un gufo e prima o poi ci riuscirò.

 

Qual e` il tuo prossimo progetto?

Migliorare e poi ancora migliorare.

 

Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?

La mia è una storia un po’ particolare. Ho iniziato nel mondo dell’analogico a soli 12 anni, sviluppavo e stampavo da me le mie foto e sono completamente autodidatta. È solo da pochi anni che sono passata al digitale ed è stata una grande sfida.

 

Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?

La peggior difficoltà è stata e temo continuerà ad essere che… “nemo propheta in patria”. Mi spiego: sono tarantina e adoro la mia città. La vita mi ha portata a dividermi tra Italia ed Olanda, in Olanda lavoro molto di più e molto meglio, in Italia, nella mia città, è molto difficile.

 

Quali esperienze decisive hai avuto nell’ambito fotografico?

Esperienze decisive particolari ne ho avute parecchie ma quella che ricordo con maggior piacere e soddisfazione risale all’estate scorsa quando all’ultimo secondo mi hanno chiamata per un evento molto particolare, la serata del ciack finale di un film interamente girato nella mia città. Ho imparato tantissimo da ogni punto di vista.

 

Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?

Per cogliere l’attimo giusto secondo me è necessaria una buona dose di testardaggine, infinita pazienza, non mi stancherò mai di ripeterlo, e perché no… un buon pizzico di fortuna. Mi è capitato di recarmi tantissime volte nello stesso luogo e di fallire miseramente per le condizioni di luce o meteo avverso, non ci si deve arrendere mai, nella fotografia come nella vita.

 

Che rapporto cerchi di instaurare con le persone/soggetti che vuoi ritrarre?

Da poco mi interessano molto le persone come miei soggetti, in particolare la “street”. Sono molto timida e all’inizio non è stato facile… Poco a poco ho iniziato ad approcciare le persone ed un mondo mi si è spalancato! La maggior parte è disponibilissima, in alcuni casi anche felice di farsi fotografare. Cerco sempre di farle rilassare magari con qualche battuta e soprattutto di non farle posare mai, con le pose non verrà mai fuori nulla di realmente autentico.

 

Cosa ha influenzato il tuo stile?

Il mio stile… non saprei… credo l’esperienza e i tanti errori che alla fine mi hanno condotta a… Gea.

 

Quali sono i problemi che riscontri oggi nel fotografare ?

Onestamente non riscontro problemi, o almeno non più.

 

Ci racconti un tuo aneddoto particolare o simpatico?

Di aneddoti ne ho tantissimi, uno in particolare che a suo tempo mi ha divertita tantissimo è accaduto in Olanda in una meravigliosa foresta. Ero andata con mio marito a fotografare l’alba, non è un posto da andarci da sola praticamente di notte, e quando tutto era pronto (treppiedi, scatto remoto, scelta della scena, settaggi giusti, ecc.) sento uno strano verso… in una foresta deserta alle 5 del mattino davvero era impressionante! Chiedo a mio marito che è olandese e conosceva molto bene il posto e… era una famiglia di cinghiali! Mamma papà e 4 deliziosi cuccioli al seguito. I cinghiali si sa sono piuttosto aggressivi, specie se pensano di dover proteggere i loro piccoli… quindi abbiamo smontato tutto in pochi secondi e siamo tornati in macchina. Ecco cosa intendo quando parlo di pazienza… due ore di macchina e sveglia alle 3 di notte per… niente ?

Il mio sito web è http://www.geagaetani.com/

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Il mio profilo Instagram è @geagaetani

    

 

 

 

 

 

 

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