“Racconti Fotografici” Numero 167: intervista a Riccardo Casadio Strozzi

Bentornati a “Racconti Fotografici” eccoci alla 167° edizione , oggi intervistiamo il fotografo Riccardo Casadio Strozzi, buona lettura.

Ti puoi presentare per gli amici che ancora non ti conoscono?
Ciao a tutti quanti, comincio col dire che è un grandissimo onore per me poter presentarmi a tutti voi!! Io sono Riccardo Casadio Strozzi, sono nato nel 2000 e vivo a Faenza. Ho iniziato ad appassionarmi alla fotografia vedendo le foto di un mio amico e da quel momento ho deciso che mi volevo cimentare anche io in questo mondo chiamato fotografia, così ho messo da parte i soldi del natale e del compleanno per comprarmi la mia prima macchina fotografica a 17 anni, una entry level 1300D.
Da piccolo cosa sognavi di fare?
Bella domanda, lo sai che i bambini cambiano idea ogni giorno no? Ecco, io ero uno di quelli, un giorno volevo fare il calciatore, chi non avrebbe voluto, un altro l’astronauta, un altro ancora il pilota di formula 1. Non avevo una idea chiara, però ero un ottimo sognatore

La prima foto che hai scattato?
La prima foto che ho scattato è stata il giorno in cui ho comprato la macchina fotografica. Era un giorno di primavera e ho fotografato un fiore di pesco in controluce con il sole che sembrava sorgere da dentro

Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perché?
I miei fotografi preferiti sono quelli di paesaggi, perché adoro la natura e il nostro pianeta, e vorrei tanto diventare uno di quei fotografi che viaggia in tutto il mondo a fare foto per lavoro condividendo con tutti la sua passione e divertendosi

Cosa non è per te la fotografia?
Parto dal presupposto che tutto può essere fotografato, perché il gusto è soggettivo e ogni cosa può diventare bellissima se si guarda con l’occhio del fotografo, comunque secondo me la fotografia deve essere qualcosa che sappia esprimere emozioni: non deve essere qualcosa di banale, nel senso che non deve essere banale almeno per voi, se per voi è banale avete sbagliato a fare tale foto. Senza nulla togliere alla post produzione che se nella vostra foto ci sia un qualche elemento di disturbo la cosa migliore che potete fare è cambiare inquadratura o aspettare che tale elemento non ci sia più, la post produzione deve essere l’ultima spiaggia!

Qual è la sfida di ogni scatto?
Originalità, questa è la sfida che accetto sempre da ogni posto, persona o cosa. Cerco sempre di vedere il mondo in un modo che nessun altro può vedere e cerco di condividere questa mia visione

Che cos’è la curiosità?
La curiosità è qualcosa che nasce quando cerci un qualcosa in più da quello che vedi o nasce quando vuoi conoscere qualcosa della quale non sapevi l’esistenza.

Chi o cosa ti piacerebbe fotografare?
 Mi piacerebbe andare in uno di quei posti isolati, senza niente che ti dia fastidio, immersi nella natura. Uno di questi è il Tibet, vorrei andare lì e poter fotografare i luoghi e le persone del posto

Qual è il tuo prossimo progetto?
Non ho proprio un progetto in mente, ho varie idee di foto da realizzare e mi piacerebbe tanto realizzare una mostra personale. Non so quando o se riuscirò a realizzare questi miei progetti, ma non mi piace programmare tutto

Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?
Bhè, diciamo che la strada che ho davanti è ancora molto ma molto lunga e secondo me devo ancora iniziare il vero percorso, però ci sto mettendo tutto il meglio di me stesso per imparare e migliorandomi ogni giorno, impiegando tempo, denaro e passione e non smetterò mai di farlo

Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?
Come detto prima, il mio percorso non è tanto lungo però le difficoltà sono state tante, in primis quando ero all’inizio non avevo una buona conoscenza delle tecniche o della mia macchina fotografica, ci ho messo un pò di tempo ad apprendere quello che so oggi, ma la mia voglia di imparare e di migliorare mi ha fatto superare ogni ostacolo

Quali esperienze decisive hai avuto nell’ambito fotografico?
Di sicuro le esperienze migliori sono state lo scambio di opinioni con vari altri fotografi, della mia età o differente. Avere partecipato a diversi corsi e mostre è stato di grande aiuto. Una delle prime esperienze che ricorderò per sempre è stato vincere all’esordio un concorso fotografico della mia città dopo solo tre mesi che avevo iniziato a scattare. L’ultima tappa molta importante per me è stata l’entrata in un gruppo di giovani fotografi della mia città di cui ignoravo l’esistenza, è diventato per me subito un gruppo di amici ma soprattutto una famiglia, dove poter scambiarci opinioni, far foto e imparare gli uni dagli altri

Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?
Secondo me ci sono tre fattori importanti: fortuna, i colpi di fortuna ci vogliono sempre perché ogni foto è unica e non si può ricreare la stessa identica in un altro momento, esperienza, perché non ci si può basare solo sui colpi di fortuna ma bisogna capire anche quando sta per succedere qualcosa di unico, pazienza, perché non bisogna avere fretta di concludere ma cercare la giusta luce e la giusta posizione

Che rapporto cerchi di instaurare con le persone/soggetti che vuoi ritrarre?
Fotografando per lo più paesaggi, cerco di approcciarmi al luogo cercando di essere parte di esso, è un po’ difficile da spiegare, in pratica cerco di immergermi nella natura cercando di far parte della natura stessa, capendo che essa mi accoglie e che io devo rispettarla senza invadere o distruggere ciò che mi sta offrendo

Cosa ha influenzato il tuo stile?
Vedevo molto spesso foto di luoghi turistici o naturali che ti facevo dire “guarda che bello quel posto, quanto mi piacerebbe andarci”. Penso sia questo che mi ha portato a focalizzarmi sui paesaggi e luoghi turistici e, anche io, volevo che la gente dicesse la stessa cosa, con l’unica differenza che quella sensazione la suscitava una mia foto

Quali sono i problemi che riscontri oggi nel fotografare?
Uno dei principali problemi è dovuto alla mancanza di tempo, tra il lavoro e gli altri impegni, il tempo che riesco a dedicare alla fotografia è poco, ma cerco sempre di riuscire a trovarlo. Il mio consiglio è di dedicare sempre del tempo a voi stessi e alle vostre passione qualunque esse siano

Ci racconti un tuo aneddoto particolare o simpatico?  

Mio padre dice sempre, “non farti mettere i piedi in testa da nessuno!”. Io penso che abbia ragione, la vita è  breve e bellissima, non esiste una routine, se tuo vuoi fare qualcosa lo devi fare senza che nessuno ti impedisca di farlo. Realizzate i vostri sogni!

Grazie mille per avermi concesso un paio dei vostri minuti per farmi conoscere, per me vuol dire tanto. Buona luce!!!

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