“Racconti Fotografici” Numero 232: intervista ad Andrea Borgato

Bentornati a “Racconti Fotografici” eccoci alla 232° edizione , oggi intervistiamo il fotografo Andrea Borgato, buona lettura.

Ti puoi presentare per gli amici che ancora non ti conoscono ?

Mi chiamo Andrea Borgato, ho 33 anni e sono della provincia di Como. Sono un fotografo amatoriale, ho iniziato a fotografare circa cinque anni fa e da allora è diventata la mia più grande passione, ed ogni momento libero lo dedico ad essa.

Sono amante della natura, amo camminare in montagna e stare all’aria aperta, i generi che preferisco sono la fotografia naturalistica (fauna e avifauna) e paesaggistica.

 

La prima foto che hai scattato?

Ricordo che il mio primo scatto risale ad una gita scolastica, frequentavo la scuola elementare, avevo una vecchia kodak usa e getta e mi soffermai a fotografare un semplice uccelino.

Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perché ?

Sinceramente non conosco grandi fotografi, prendo spunto da fotografi naturalistici visti in rete e sui vari social.
Cosa non è per te la fotografia ?

Qual è la sfida di ogni scatto?

Riuscire a immortalare soggetti in momenti ed espressioni particolari.

Che cos’è la curiosità?

La curiosità è fondamentale per la crescita di noi stessi, è la voglia di scoprire cose nuove.
Chi o cosa ti piacerebbe fotografare ?

Sicuramente il martin pescatore in volo è uno dei mie obiettivi.

Quale è il tuo prossimo progetto?

Il mio prossimo progetto è quello di fare un safari, kruger e Masaimara sono al primo posto come mete da raggiungere.
Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?

Non ho attreversato particolari tappe, la curiosità, la costanza, la voglia di uscire a fotografare hanno portato a migliorarmi anno dopo anno.

Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?

La fotografia per me è una grande passione, quando esco con la mia reflex sono sereno,rilassato e penso solamente a divertirmi.
Quali esperienze decisive hai avuto nell’ambito fotografico?

Uscire a fotografare con persone piu’ esperte di me sicuramente è stato di grande aiuto.

Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?

Sicuramente nella fotografia naturalistica è necessaria la pazienza, il saper aspettare l’attimo giusto, a volte occorrono ore ed ore se non giorni per riuscire a portare a casa uno scatto.
Che rapporto cerchi di instaurare con le persone/soggetti che vuoi ritrarre?

Essendo un amante della fotografia naturalistica cerco di mimetizzarmi con l’ambiente circostante, ed il silenzio sono fondamentali per non creare disturbo agli animali.

Cosa ha influenzato il tuo stile?

I social sono stati fondamentali, grazie a loro si vedono scatti meravigliosi in rete e capita che prendo spunto da essi.

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