“Racconti Fotografici” Numero 255: intervista a Kenny Stappers Mezarina

Bentornati a “Racconti Fotografici” eccoci alla 255° edizione , oggi intervistiamo la fotografa Kenny Stappers Mezarina, buona lettura.

Ti puoi presentare per gli amici che ancora non ti conoscono ?
mi chiamo Kenny Stappers Mezarina, sono di Messina ma vivo ora a Bruges in Belgio

Da piccolo cosa sognavi di fare?
sognavo di diventare veterinario, ma quando mi dicevano che un veterinario non doveva solo curare gli animali ma anche addormentarli…noooo…non volevo più

La prima foto che hai scattato?
avevo 3 anni, la mamma mi aveva regalato una macchina fotografica e da questo giorno non mi sono fermata a scattare delle foto, vero che a quest’età non erano veramente foto 🙂

Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perché ?
ansel adam per il bianco nero
annie leibovitz per le sue composizione
henri cartier bresson per il suo modo di ‘le moment décisif”
bruce gillman per il suo modo di fare street photography

Cosa non è per te la fotografia ?
photoshop, ok vero ogni tanto dobbiamo fare qualcosa, ma quelli che cambiano tutto in una foto in PS… no per me non è la fotografia, la fotografia per me vuol dire…aspettare, aver pazienza, finché hai la foto che vuoi..

Qual e` la sfida di ogni scatto?
in streetphotography…avere una foto senza che la persona l’ha visto, un waw effetto…
in landscape…. aspettare un tramonte, o alzarsi la mattina presto per la nebbia
ma … ogni scatto è una sfida per avere la foto che hai in mente !

Che cos’e` la curiosita`?
per me la curiosita e importante….e di imparere nuove cose, nuovi modi di fotografare, provare cose che non ho mai fatto o provato…

Chi o cosa ti piacerebbe fotografare ?
chi… Anton Corbijn, un fotografo bianco nero Olandese
cosa…animali…li adoro, ma spesso non sono facile a fotografare, lo vedo con il mio gatto, 15 anni e scappa ogni volta che voglio fotografarlo 🙂

Qual e` il tuo prossimo progetto?
il progetto che ho cominciato in settembre è “still life”
in marzo ho cominciato un progetto per la città di bruges sulla vita nelle strade di bruges nel tempo di corona

Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?
piccola bambina di 3 anni avevo già una macchina fotografica in mano, vero in questo tempo era per giocare e fotografavo tutto….verso le 8 anni, li ho veramente cominciato a fotografare, fiori, paesaggi, il cane, la mamma,…poi dopo aver studiato all’università, avevo deciso di fare anche un corso di 5 anni di fotografia

Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?
il fatto di essere una donna e di dire quello che penso…quando faccio street photography, la gente dice spesso non puoi, nessuno dice che non puoi…è solo se qualcuno vede che faccio una foto di lei/lui, vado a far vedere la foto e lascio decidere se sono d’accordo o no
mi dicono anche che sono una perfezionista quando prendo delle foto di modelle, perché so quello che voglio in una foto

Quali esperienze decisive hai avuto nell’ambito fotografico?
in 2017 avevo deciso di fare una seria di foto con trucco tipo “sfx” per fare un’esposizione in 2018…cercare MUA, cercare modelle, cercare giorni, cercare il posto dove fare la mostra, etc…
era un’esperienza unica

Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?
la pazienza !
sia con animali, paesaggi, street
ma anche con modelle

Che rapporto cerchi di instaurare con le persone/soggetti che vuoi ritrarre?
sono sempre molto aperta, parlo tanto, spiego quello che voglio in una foto,..
per quello prima che faccio un shoot….invito la persona, così vedo come parla, come si comporta, come si muove…
poi prima di fare un ritratto cerco una persona che va con quello che voglio nella mia foto, mimico, viso, capelli, tutto è importante
mi piace organizzare tutto prima di fare un shoot…voglio che io ho delle belle foto ma anche la modella…

Cosa ha influenzato il tuo stile?
nessuno o niente….seguo quello che sento…guardo, guardo, e riguardo prima di fare una foto o di decidere che cosa fotografare
quello che fotografo, devo sentirlo bene,…

Quali sono i problemi che riscontri oggi nel fotografare ?
nel tempo di corona, il fatto che non possiamo fotografare come vogliamo, come si deve
quando una persona si tolga la maschera per fare una foto, dobbiamo vedere se non si vede le righe dell’elastico

Ci racconti un tuo aneddoto particolare o simpatico?
con persone…..il mio primo shoot per il progetto “sfx” cominciava male, la mua (make up artist) diceva dopo un ora che partiva, il look non era finito, la modella cominciava a piangere, alla fine ho fatto il make up e abbiamo fatto il shoot, ma dopo 3 ore la mua e tornata
da questo giorno ho cercato e prima di scegliere qualcuno devo essere sicura delle persone con chi lavoro
la cosa bella è che ora alcuni modelli, mua, sono diventati amici e nella natura….un giorno mi alzo e vedo la nebbia…vivevo da qualche giorni in belgio…veloce mi vesto, non conoscendo bruges, prendo la macchina fotografica e vado in giro per trovare un posto dove fare delle foto della nebbia con paesaggi….vedo un campo…beh vedo, non vedevo tanto con la nebbia, ma vedevo un campo ed il sole che si alzava….comincio a fare delle foto….ed ero così concentrata a fare le mie foto che ad un certo momento sento un rumore… mi trovavo in un campo tra le mucche… 🙂

 

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