“Racconti Fotografici” Numero 88: intervista ad Alessandro Longo

Bentornati a “Racconti Fotografici” eccoci alla 88° edizione , oggi intervistiamo il fotografo Alessandro Longo, buona lettura.

Ti puoi presentare per gli amici che ancora non ti conoscono ?

Certo. Mi chiamo Alessandro Longo ho 43 anni e sono originario di Bari, ma vivo da una quindicina di anni in Veneto. Sono sposato e ho 2 figli.

Da piccolo cosa sognavi di fare?

Ho sempre Volo tutto fare il pilota di aerei almeno fino ai 18 anni.

La prima foto che hai scattato?

Ho ricevuto la mia prima macchina fotografica (una Fuji) 34 anni fa in occasione della mia prima comunione e ne rimasi subito affascinato. Credo la prima foto sia stata il ritratto di mia madre.

Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perchè ?

Beh amo Sebastião Salgado, Elliot Erwitt, e Steve McCurry perché sono artisti che con le loro foto mi fanno emozionare e credo sia questo che dovrebbe trasmettere una fotografia, emozione, qualsiasi tipo di emozione.

Cosa non è per te la fotografia ?

Per me la fotografia non è commercio, non si dovrebbe lavorare su ordinazione perché si finirebbe con il confezionare un prodotto che manca della passione necessaria per trasformare lo scatto in emozione.

Qual e` la sfida di ogni scatto?

Come già detto è sorprendere, emozionare attraverso la personale visione del fotografo.

Che cos’e` la curiositá?

Non smettere mai di chiedersi il perché delle cose, andare oltre quello che si vede

Chi o cosa ti piacerebbe fotografare ?

Non ho un soggetto o un posto predefinito che vorrei fotografare, desidererei essere nel posto giusto al momento giusto ed appena dopo aver scattato avvertire quel brivido che mi fa sentire di aver ottenuto una immagine da guardare migliaia di volte con gioia.

Qual e` il tuo prossimo progetto?

Ne ho in mente diversi, a maggio partirò per il Giappone in un breve tour dove cercherò di scoprire un po’ con i miei occhi la vita della metropoli tra le più frenetiche del mondo.

Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?

Ho letto moltissimi libri di vari fotografi, ho partecipato a numerosi workshop di fotografi professionisti, giornalmente mi arricchisco guardando centinaia di foto, anche su questo sito, e scatto ogni volta che ne ho la possibilità perché scattando si comprendono le dinamiche che portano a realizzare una buona immagine, si comprende come gestire la luce, il contrasto di colori, come cogliere alcune espressioni del volto, la pratica è sempre la migliore insegnante.

Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?

Nessuna, essendo una passione ogni volta che scatto è sempre una gioia, forse all’inizio quando i risultati non arrivavano sono rimasto deluso e volevo lasciar perdere ma poi studiando, crescendo e scattando ho cominciato ad essere felice delle mie immagini sempre di più ed oramai è la cosa che mi piace più fare.

Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?

Una grande idea, la pazienza ed anche un pizzico di fortuna.

Cosa ha influenzato il tuo stile?

Non saprei credo la visione di migliaia di altre foto mi hanno portato a scegliere una strada rispetto ad altre.

Quali sono i problemi che riscontri oggi nel fotografare ?

Non credo ci siano problemi nel fotografare, penso che ognuno possa realizzare un’immagine che emozioni anche nel giardino di casa sua o nel cortile del palazzo in cui vive.

Se vi va di dare un’occhiata a qualche mio scatto potete andare su https://500px.com/Alessandro_Longo

 

 

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