“Racconti Fotografici” Numero 93: intervista a Giulia Cibrario

Bentornati a “Racconti Fotografici” eccoci alla 93° edizione , oggi intervistiamo la fotografa Giulia Cibrario, buona lettura.

Ti puoi presentare per gli amici che ancora non ti conoscono ?

Ciao a tutti! Mi chiamo Giulia. Mi occupo prevalentemente di pet photography ed equine photography, sono le mie grandi “passioni fotografiche” che nel tempo sto cercando di trasformare in un lavoro.

Mi sono avvicinata da pochi anni alla fotografia con pochi mezzi e tanta voglia di fare. Ho seguito un percorso completamente autodidatta e se guardo indietro ai miei primi scatti faccio ancora fatica a credere quanti miglioramenti sia riuscita a ottenere .

Da piccola cosa sognavi di fare?

Amo gli animali da sempre e nel tempo ho trasformato questa passione in un mestiere, sognavo di fare la veterinaria e lo sono diventata.

La prima foto che hai scattato?

Ho sempre avuto la passione per la fotografia ma mai l’opportunità di metterla in pratica. La mia prima foto risale a 3 anni fa circa quando ho avuto la possibilità di prendere la mia prima reflex. Feci una serie di scatti al mio cane.

Se li guardo adesso mi rendo veramente conto di quanta strada abbia fatto in questi anni.

Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perchè ?

Non ho un fotografo di riferimento. Nel mio percorso da autodidatta ho seguito molti fotografi che apprezzo molto e mi hanno dato ispirazione, italiani ed esteri, amatoriali e professionisti. Con alcuni di loro grazie a Facebook si sono instaurate anche delle belle amicizie e ho ricevuto tanti ottimi consigli.

Cosa non è per te la fotografia ?

Competizione. Vedo spesso su alcuni gruppi fotografici molta voglia di criticare e primeggiare, dare pareri senza una vera apertura al confronto, anzi.

Quello per me non è fotografia. Per fortuna sul mio cammino ho incontrato tante persone disponibili e che mi hanno sempre aiutata a migliorare la mia tecnica.

Qual è la sfida di ogni scatto?

Potrà sembrare una risposta scontata ma la sfida è ogni volta suscitare delle emozioni. Fotografo animali con i loro padroni e la cosa bella è quando sui social vedo le mie foto portate con orgoglio come foto profilo o quando perfetti estranei mi scrivono per dirmi come da una foto abbiano percepito il rapporto intimo tra una persona e il suo animale.

Che cos’è la curiosita`?

Credo che in ambito fotografico sia la voglia di sperimentare e mettersi continuamente alla prova. Darsi un obiettivo con la propria macchina foto e perseguirlo fino al suo raggiungimento. Non avere paura di confrontarsi con gli altri. A volte il confronto può essere spietato e demoralizzante ma deve essere comunque uno stimolo per migliorarsi. Essere curiosi vuol dire cercare continuamente il modo di comunicare e arrivare ad emozionare chi osserva una nostra foto.

Chi o cosa ti piacerebbe fotografare ?

Penso di aver trovato finalmente un mio stile. Fotografo già i miei soggetti preferiti. Cani e cavalli!

Qual è il tuo prossimo progetto?

Ho terminato pochi mesi fa diverse sessioni di scatto con cavalli e cavalieri per la produzione di un calendario che mi ha dato grande soddisfazione.

Mi piacerebbe questa primavera organizzare una giornata di Workshop di Equine Photography. Ho ricevuto diverse richieste da persone appassionate e sarebbe bello poter far conoscere questo tipo di fotografia e confrontarsi con nuove persone .

Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?

Ho fatto parecchi sacrifici per mettere da parte qualche risparmio e prendere la mia prima reflex entry level, una Canon 1200D ! Agli inizi non avevo nemmeno le lenti ad eccezione del 18-55 del kit che però non mi soddisfava per i ritratti e le foto sportive nei concorsi ippici.

Un giorno trovai in cantina due vecchie lenti, un 50mm e un 70-210mm, appartenenti a mia mamma e alla sua vecchia reflex analogica. Comprai una anello adattatore e così cominciò la mia avventura. Ho usato esclusivamente quelle lenti con grande difficoltà per più di un anno cercando di sfruttare al meglio le potenzialità della mia attrezzatura e ad oggi devo dire che è stata una ottima “palestra” .

Un passo alla volta sono poi riuscita a comprarmi nuove lenti più adatte e performanti e infine la mia prima FF, la Canon 6D Mark II a cui sono molto affezionata, mi sta dando grandi soddisfazioni!

Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?

Quando si fotografano animali credo che la cosa più importante sia saper cogliere sopratutto le loro espressioni e il loro dinamismo. Possono essere buffi, dolci o malinconici. Quando scatto con i loro proprietari cerco sempre di far trasparire l’amore e il legame che si crea con questi compagni di vita; di immortalare la dolcezza di certi sguardi o anche solo la semplicità di una carezza.

Che rapporto cerchi di instaurare con le persone/soggetti che vuoi ritrarre?

Si creano sempre delle belle amicizie. Avere gli animali nelle sessioni di scatto aiuta molto, capitano sempre cose buffe e cercare di farli collaborare richiede molta pazienza e capacità di adattamento. Le mie sessioni fotografiche sono di solito delle belle passeggiate con i nostri amici a quattro zampe in cui loro si divertono e vengono riempiti di coccole o vizi per mantenere le pose! Sono giornate sempre piuttosto divertenti per tutti, animali e umani!

Ringrazio ancora per questa bella opportunità di poter parlare un pò di me e della mia passione. Ne approfitto per ricordare che per chiunque avesse piacere di seguire i miei lavori o di contattarmi mi trovate alla pagina Facebook Giulia Cibrario Fotografia (https://www.facebook.com/giuliacibrariophoto/) o su Instagram come cibrariogiuliafotografia (https://www.instagram.com/cibrariogiuliafotografia/) .

Guarda anche...
Bentornati a “Racconti Fotografici” eccoci alla 92° edizione , oggi…