“Racconti Fotografici” Numero 137: intervista a Domenica Di Blasi

Bentornati a “Racconti Fotografici” eccoci alla 137° edizione , oggi intervistiamo la fotografa Domenica Di Blasi, buona lettura.

Ti puoi presentare per gli amici che ancora non ti conoscono ?

Salve, mi chiamo Domenica Di Blasi ho 39 anni e sono nata ad Augusta in provincia di Siracusa.

Da piccolo cosa sognavi di fare?
Da piccola sognavo di fare l’archeologa.

La prima foto che hai scattato?
La mia prima foto fu un flut su uno scoglio .

Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perchè ?
Non mi ispiro ad un fotografo in particolare ricerco uno stile mio.

Cosa non è per te la fotografia ?
Per me la fotografia non e’ freddezza ma anima

Qual e` la sfida di ogni scatto?
Cerco di fare ogni volta che scatto un bagaglio da acquisire per la volta successiva per fare sempre meglio. correggendo i miei errori . Mi piacerebbe fare un ritratto che comunichi al mondo intero.

Che cos’e` la curiosita`?
La curiosita’ e’ un motore indispensabile, senza essa non vi e’ lo stimolo a migliorarsi per me.

Chi o cosa ti piacerebbe fotografare ?
Mi piace fotografare le donne e le scene che mi catturano passeggiando, talvolta paesaggi.

Qual e` il tuo prossimo progetto?
Il mio prossimo progetto si intitola “Candy man” vedrete una donna in vesti insolite.

Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?
Per diventare cio’ che sono oggi ho dovuto fare delle scelte , rivoluzionare abitudini sia in famiglia che in me .

Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?
Lungo il mio percorso ho incontrato difficolta’ tecniche e praticche per la mancanza a volte di strumenti utili al raggiungimento dello sviluppo digitale.

Quali esperienze decisive hai avuto nell’ambito fotografico?
Decisivi sono stati gli incontri con due fotografi, Rossella Viccica e Michele Ricci .

Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?
Per colgliere l’ attimo giusto devi avere occhio e tempismo.

Che rapporto cerchi di instaurare con le persone/soggetti che vuoi ritrarre?
Cerco sempre di entrare in empatia con le ragazze che scatto, le ascolto , mi ascoltano entriamo in un mondo nostro, con loro sono diventata amica.

Cosa ha influenzato il tuo stile?
Il mio stile e’ stato influenzato dalle foto di altri fotografi che mi piacevano di piu’ , ma anche un ingrendiente non tecnico , il phatos.

Da quando ho iniziato a scattare ad oggi , ricordero’ sempre con emozione, lo scatto ispirato a Rose del Titanic, dove io e la modella abbiamo iniziato a piangere insieme perché ervamo dentro la storia in quel momento , immerse, e poi a ridere , passando dalla tristezza alla gioia.

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